La Biennale di Venezia e la fiera di Bologna non sono che due esempi vergognosi di lobbies di potere
che hanno scientemente contribuito ad uccidere una buona parte della produzione artistica più onesta e seria. Laura Grusovin, Gorizia, 28 ottobre 2008.
che hanno scientemente contribuito ad uccidere una buona parte della produzione artistica più onesta e seria. Laura Grusovin, Gorizia, 28 ottobre 2008.
Stendiamo un velo pietoso sulla fiera di Milano, quello sperpero all'insegna del cibo e bevande, in cui si sono infilati dentro, artisti del visivo, che nulla hanno a che fare con l'arte se non perché si prestano a braccia aperte a correre sul podio vuoto e inutile dell'ultima performance.
Tutto può essere arte, ma ci sono tempi e tecniche differenti, e diverso è il valore di un lavoro che richiede ore ed ore di applicazione, in confronto a una realizzazione abbozzata e indistinta, che con pochi minuti si è pronti a vendere.
E non basta dire che dietro c'è l'idea, il pensiero, il concetto, la realizzazione immediata, perché spesso, e direi quasi sempre, dietro queste parole si nasconde il nulla, il vuoto, la vertigine del baratro.