Un poco di horror picture art show, che come sa, oggi è assolutamente un must.
Sono pronto a realizzare una performance per lei, con i miei bricolage e reperti
acquistati in varie aste, di materiali trafugati da scene dei crimini, tra cui vari serial killers.
acquistati in varie aste, di materiali trafugati da scene dei crimini, tra cui vari serial killers.
Pensi a che spettacolino viene fuori, messo in modo giusto, un angolo degli orrori, fatto di spilline, anellini e pezzetti di pelle e capelli tolti alle povere vittime.
Nasce così la prima mostra evento shock, nella famosa galleria di New York, dopo notevoli ripensamenti. In realtà pochi curiosi e i soliti acquirenti di sempre, forse colti dal brivido di sentirsi vicini ad una scena (vera) del crimine, davanti a sobrie tavole di legno grezzo, con i reperti in bella mostra. Un particolare: non erano presenti i soliti pasticcini e sciampagnini dell'Ellelunga.
L'artista, Alberto Marini, nome italianissimo ma da anni presente sulla scena della Big Apple, ha finalmente realizzato il suo show, più volte rifiutato da galleristi e istituzioni. Sempre presente in galleria, accoglie gli astanti con il suo fare sobrio e dimesso, occhiali senza montatura, camicia bianca senza colletto, pantaloni presi su una bancarella dell'usato, con tanto di fiorellini cuciti sopra.
Due lauree e un master prestigioso UAL, lo dotano di una preparazione di tutto rispetto.
Si sposta ancora in avanti e in alto l'asticella della provocazione a tutti i costi, dopo le madonne a forma di vagina, le icone religiose dissacrate e profanate, cosa ci dobbiamo attendere? A quando un amplesso tra qualche creatura divina e un maialino?
Nasce così la prima mostra evento shock, nella famosa galleria di New York, dopo notevoli ripensamenti. In realtà pochi curiosi e i soliti acquirenti di sempre, forse colti dal brivido di sentirsi vicini ad una scena (vera) del crimine, davanti a sobrie tavole di legno grezzo, con i reperti in bella mostra. Un particolare: non erano presenti i soliti pasticcini e sciampagnini dell'Ellelunga.
L'artista, Alberto Marini, nome italianissimo ma da anni presente sulla scena della Big Apple, ha finalmente realizzato il suo show, più volte rifiutato da galleristi e istituzioni. Sempre presente in galleria, accoglie gli astanti con il suo fare sobrio e dimesso, occhiali senza montatura, camicia bianca senza colletto, pantaloni presi su una bancarella dell'usato, con tanto di fiorellini cuciti sopra.
Due lauree e un master prestigioso UAL, lo dotano di una preparazione di tutto rispetto.
Si sposta ancora in avanti e in alto l'asticella della provocazione a tutti i costi, dopo le madonne a forma di vagina, le icone religiose dissacrate e profanate, cosa ci dobbiamo attendere? A quando un amplesso tra qualche creatura divina e un maialino?