Panoramica sul valore dell'arte contemporanea.

Per il pittore di paese, quello che fa paesaggi e nature morte in bella tecnica, che vende a 200 euro di
media, cioè per il 95% dei pittori e scultori, nonché arti nuove, che operano nel mondo, pari a circa 400 mila autori, che in modo professionale o semiprofesionale, producono e vendono belle arti, compreso le fatidiche installazioni e performance, quando finalizzate a un richiamo di pubblico e di denaro. 

Ora, negli anni sessanta, si affermò il criterio della performance dell'Happening e dell'installazione, anche per un concreto e preciso intento di molti artisti di sottrarsi alle regole della commercializzazione del loro lavoro artistico. L'intento era quello di creare una performance (famose quelle di Mathieu, assieme al genio musicale del compositore Vangelis e come si vede, non occorreva andare a New York per avere il massimo di quello che accadeva nel mondo dell'arte).
https://www.youtube.com/watch?v=a8Ai_iRqzQk
L'idea controculturale che stava dietro era che l'artista era libero di muoversi nel suo ambito, in diretta, assieme ad altri artisti, senza interposizione di mediatori culturali e mercanti. Era anche questa l'idea di molti artisti dell'arte povera, da me non mai apprezzati, che nella variante installativa, creavano delle scenografie in cui collocavano un manufatto (orribili e famose quelle di Merz, con le sue covine prese da qualche contadino e riempite di paglia e una lampadina elettrica...). Era chiaro che nessuno avrebbe mai acquistato una simile roba, peraltro concepita proprio per demolire il concetto di rappresentazione commerciale e da salotto: il valore stava nel criterio situazionista del qui e ora, il solo ed unico momento in cui si realizzava l'incontro tra artista, fruitore e creazione. Gli esempi possono andare avanti per pagine e pagine, qiuindi la finisco qui, tanto il concetto è chiaro anche per chi non ha vissuto quegli anni.

Nel contempo, il mercato dell'arte se ne fregava di tutti i contestatori del mercato e continuava a proporre aste e artisti con i soliti criteri, che poi sono quelli di sempre, ma con una tendenza alla estremizzazione continua dei caratteri speculativi. Se è vero che con 170 milioni di dollari, pagati nel 2013 per un solo lotto di Bacon, (che ricordo, nel 1974 in una personale a Viareggio non vendette nemmeno uno dei suoi dieci quadri tutti 80x80 al prezzo di 6 milioni di allora e con 60 milioni, il prezzo di un appartamento di allora, uno se li prendeva tutti e oggi li potrebbe rivendere a non meno di 20 milioni di dollari), è anche vero che con una stessa identica somma si acquisisce praticamente una serie di opere con le quali si può metter su un museo completo di mura e arredi, nonché con un catalogo di arte contemporanea di ottimo livello!

Il quadro Orange, red, yellow dell’artista americano Mark Rothko, è stato venduto all’asta di Christie’s, a New York, per 86,9 milioni di dollari, il prezzo più alto raggiunto da un’opera d’arte contemporanea a un’asta. L’asta ha incassato 388,5 milioni di dollari battendo il record precedente per un’asta di arte contemporanea, stabilito nel 2007.

Però, detta così, la notizia è del tutto scialba e poco informativa, perché se è vero che l'asta stabilisce un fatto certo, è anche vero che qualcuno deve anche tirar fuori concretamente i soldi per pagare l'asta e portarsi via l'opera. Allora, vi dico che questo quadro finisce in un museo d'arte contemporanea dove sarà il famoso quadro più caro al mondo almeno nel 2012,
Intanto sappiamo che nel 2007 White Center del 1950, sempre di Rothko fu venduto da D. Rockefeller sr. a Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani nel 2007 per 72,8 milioni, che oggi si aggirano sugli 82, rivalutati e probabilmente aggiornando la possibile quotazione lo possiamo valutare a non meno di 130 milioni di euro. 

Quindi, capiamo bene che dietro il mondo delle aste mondiali ci stanno non dei semplici e banali commendator Brambilla, o industrialotti del triangolo della fic..a (Cantù eccetera), nemmeno l'avvocato o il giudice iscritto alla massoneria e forse, nemmeno la principessa di nobiltà indiscussa, ma con al massimo un bel paio di tenute avite, ma bensì banchieri, finanzieri, capitani e shogun come il proprietario della Sony corporation o della Yamaha, o della Standard, e insomma quelli che al confronto, anche gente come l'ex proprietario dell'Inter Club, dottor Moratti, per quanto ricco, non sono nemmeno in grado di legare una stringa di una scarpa a gente come quella che ho adombrato sopra, le cui fortune sono nell'ordine di multoipli di quelle degli Agnelli, dei Berlusconi e dei Del Vecchio o quelli che tosano le pecore, come si chiamano... ha, si, Benetton.
Lo ripeto, sembra un assurdo, ma il mercato delle aste di alto livello, quello dei record price non è fatto che da poche figure che si muovono nell'ombra, tramite operatori che con le cornette dei telefoni forniti dai banditori, comunicano i prezzi e ottengono le autorizzazioni dai loro padroni, come vediamo spesso durante ogni asta veramente importante.

Vediamo alcuni dati del mercato mondiale delle aste d'arte, escluso roba di antichità, modernariato e altre del genere: sono copmprese le belle arti e le nuove tecniche.

Per meglio chiarire il punto, riporto una breve argomentazione avuta un pomeriggio questo Novembre, con un Brambilla (Brambillone, come lo chiamo io e altri), uno di quelli che spacco tutti, faccio tutto io eccetera, elementi che si incontrano spesso in Brianza.
Costui, con una buona e affermata azienda di quadri elettrici e altra roba, asseriva di poter farsi invitare ad un asta speciale, quelle appunto non pubbliche e solo su invito o su accettazione, perché ... io so mè, io li frego a tutti, noi qui ce li mangiamo come il panettun quegli sgallettati inglesi e americani gnurà(n).... E via discorrendo.
Brambillone, un tipo mica scemo, possiede anche una bella collezione di sculturine e di quadri, roba del suo livello, i soliti nomi, presi a prezzi doppi dieci anni fa, di quanto oggi si acquisiscono, per dire, Schifano, Celiberti eccetera. Dico, vedi Brambilla, se vuoi veramente investire sul serio nell'arte contemporanea devi uscire dal giretto delle aste italico, non perché non ci siano artisti validi, anche se ne abbiamo mica tanti nè?, ma devi mondializzarti. Se c'è un settore dove da almeno 50 anni il mercato è divenuto mondiale è quello delle aste di arte internazionali, dove partecipano in diretta, anche da remoto ooperatori da tutto il mondo, con la Cina ormai divenuta quasi il partner più pesante in questi ultimi 6-7 anni. Dall'inizio degli anni novanta, il 60 % delle Ferrari va da quelle parti e figurati se non ci vanno anche le belle arti del mondo!
Ma dal, replica il Brambillone, mica siamo diventati delle mezze calze, amico, siamo sempre noi (cioè quelli come lui), che abbiamo le idee e sappiamo come fare e fino a che le cose vanno così il mondo lo facciamo girare noi, che ti credi.
Brambilla, ti invito a prenderti un bell'aereo, andare a Shangai,con quasi 200 mila milionari, o Shenzen con soli 51 mila, ma ci sono almeno un milione di milionari in Cina, mentre negli Usa sono solo 120 mila...Quindi, se anche te sei uno dei nostri italici milionari, temo che potrai fare ben poco in una asta internazionale dove i lotti partono dal milione a salire, se non da 3 o 5 milioni di base d'asta a salire. Ti auguro di poterlo fare ma devi possedere non case o terreni soltanto ma un bel conto in banca, pronto per essere speso per portarti a casa magari un quadro 60x80 di Bacon e uno solo, se proprio te lo laciano a meno di 3 o 4 milioni.

Capite cosa voglio dire ai Brambilloni? Che se anche posseggono qualche milione di euri, non bastano le casette, la fabbrichetta o i terreni, ma ci vogliono dei banali liquidi, contanti, moneta, conti correnti pronti da addebitare e pagare entro 15 gg. al massimo, aggiungendo i diritti d'asta (otare che i prezzi di aggiudicazione sono sempre al netto dei diritti d'asta, non meno del 7-8%, più spese e tasse).
Ma supponiamo che il nostro Brambillone si metta in tasca il libretto degli assegni con sopra una cifra da spendere di un tre milioni di euro, cosa acquista in queste aste? Opere valide ma pur sempre minori, a meno che non punti tutto su un unico lotto di una sola opera, di un artista che sta salendo molto ma che ancora si può portare a casa con meno di tre milioni (penso a D. Hockney di dieci anni fa, quando consigliai caldamente una persona che vi partecipava a portarsi a casa un lotto a base di tre opere, piccole ma valide, in partenza sulle 800 mila dollari, oggi probabilomente valutabili sui 2 milioni di dollari e Hockney è vivo e vegeto, in attività e ha solo 77 anni, quindi fate voi...).
Non ho più saputo se quel signore ha partecipato all'asta e se ha seguito il mio consiglio ma comunque, credo di essermi comportato bene, e se lo rincotrerò, confido in un buon caffé con cornetto. Insomma, il nostro Brambillone se veramente può permetterselo, può cercare di anticipare le tendenze in un futuro prossimo, puntando su gente che però, già oggi possiede un record price non inferiore per una singlola opera alle diciamo trecento mila euro. Diversamente il rischio è molto alto: voglio dire, si può investire molto meglio ma anche patire e soffrire per anni, pagando un quadro 50 mila euro e vederselo a prezzi simili dieci anni dopo, mentre l'artista con il quadro a trecento mila, lo troviamo a mezzo milione almeno, dieci anni dopo.

Pensiamo a uno come Mathieu, che ha fatto happening e exibition durante i primi anni settanta, con grosse tele, lunghe anche 5 metri e alte tre, quanto piccole tele, da me amate, dove con pochi lanci di colore ha creato delle forme non forme del tutto inebrianti e ancora oggi, quando ne guardo alcuni, resto estasiato. Questo pittore scomparso da due anni, non possiede un inventario o archivio generale, non gode di cagtaloghi accurati e ben documentati della sua carriera, eppure, pur essendo uno dei tre o quattro leader dell'informale e dell'astrattismo sentimentale, ancora non ha raggiunto prezzi che ci aspettiamo, ma nemmeno alla lontana. Basti pensare ai1.152.250 € per L’Abduction d’Henri IV par l’archevêqueAnno de Cologne (1958), cm 200 x 400, aggiudicato da Sotheby’s Parigi, il 26 maggio 2008. 

Un prezzo da miseria, per l'importanza e la grandezza del dipinto, fatto interamente a pennello, con la tecnica di impulso, ispirata e sensoriale dell'artista. Se si pensa che uno come K.Hearing o Basquiat, negli stessi anni hanno toccato lotti da 15 milioni e anche venti milioni di dollari, ci-endiamo conto che il mercato dell'arte ad alto livello, segue delle piste che spesso sono dirette non dai Rockfeller  e compagnia cantante, quanto dai lor consigliori e consiglieri, nonché dai vari direttori artistici di mostre e musei, con le sottane che arrivano sopra il terzo delle coscie, bene in vista, racchiuse nei loro Tailleurini di seta, con relazioni adulterine e disoneste con uomini influenti e ricchissimi ( e non faccio nomi perché tanto non serve, sappiamo e basti questo).

Può essere che la scelta di Mathieu di non farsi troppi scrupoli nella sua conduzione artistica, nel legarsi a pochi nomi di galleristi amici o amichevoli, senza badare troppo a ingrandirsi, il fatto di non possedere un valido archivio, e altri fattori, influiscano molto sulle scelte di investimento, ma non ho dubbi che se mi capitasse di consigliare in asta un lotto di almeno tre opere di ottima fatture, pubblicate o riprese in galleria, a prezzi di trecentomila dollari, caldeggerei con forza l'acquisto, perché forse mi sbaglio, ma occorre fare una buona cernita delle opere, ma fatto questo, resta una scrematura di almeno un 100 pezzi di Mathieu validissimie raffiguranti l'espressione di una corrente artistica degli anni 50 e primi sessanta, ma anche in seguito, di notevole valore contenutistico e della storia dell'arte. Vuoi vedere che chi ha acquisito quel  Abduction a poco più di un milione e mezzo di dollari, entro una decina di anni avrà un quadro (2x4 metri) del valore di almeno 4 volte?
I Brambilla sono avvertiti. Ma per quelli che stanno sopra ai Brambilla, ci sono altre opportunità, altri nomi, specie i cinesi e giapponesi, che a meno di un milione si portano a casa con lotti multipli, destinati a salire e raddoppiare in pochi anni. Sempre che i Cinesi non inizino a interessarsi dei Mathieu e simili, perché allora i prezzi raddoppierebbero ogni anno per molti anni.....

Chi fa il mercato dell'arte? Ritorno alla domanda iniziale dopo questa lunga digressione.
Intanto abbiamo visto che esistono vari mercati dell'arte contemporanea, tutti concentrici e coevi, percosì dire ci sono mercati di serie A, B,C e anche D, F, G...
Ora, è chiaro che non è un torneo in cui si può retrocedere con facilità: quando lo sceicco o l' hemir ha deciso di spendere 100 milioni per aggiudicarsi una sola opòera di un certo artista scomparso da pochi anni, non l'ha fatto per poi sentirsi dire che su ebay un quadro simile si acquista con ventimila dollari, ma sa che un quadro simile, grande e ben lavorato, importante e dello stesso pediodo, se proprio va male, lo vede a 80 milioni di dollari, chiaro?
Ma se lui lo ha pagato 100, è chiaro che quelli che possiedono opere simili, si dicono: allora anch'io ho un quadro che vale più o meno 100, devo solo aspettare al momento che si faccia avanti El Sheik o El Hemir, oppure il grande tirapiedi di un museo mondiale o l'amministratore delegato per mezzo di un suo tirapiedi, di qualche grossa banca o finanziaria strozza polli, o gente simile, e il gioco è fatto! Capite bene, se un pittore è ben valutato e ritenuto importante nella storia dell'arte contemporanea, perché ha alle spalle un percorso di almeno trenta anni di lavori coerenti e innovativi, e si trova nei corsi di storia dell'arte contemporanea, è chiaro che non per questo deve vendere quadri a milionate di dollari e di esempi ne possiamo fare molti, a parte il Mathieu (che quando vedo proposto a 150 mila euro per quadretti di 50x60, la gente si spella per aggiudicarseli).

The Last Supper (2001) by Zeng Fanzhi was sold for $23.3 million setting the record for an Asian artist at auction, 16 other artist records were set in Sotheby's Hong Kong five-day auction.

Voglio dire che c'è un definito da me Potenziale Differenziale tra il valore artistico, storico di un artista e il suo valore attuale meramente economico, che dipende da numerosi fattori, primo fra tutti la qualità delle opere e il loro numero, che poi sono due fattori conseguenti, pperché se prendiamo uno come Schifano, anche se avesse fatto 7000 opere come ha fatto, non sarebbe poi molto se le avesse fatte a un buon livello e con dimensioni paragonabili, mentre invece si va dalle opere iniziali, a quelle di riapertura del suo percorso a inizio anni settanta, con tele mezze vuote o con monocolori (monocromi) per arrivare agli ultimi anni, metà anni novanta, con le cartoline ricevute, le buste ricevute, con qualche schizzo di colore, con prezzi insignificanti nel mercato dell'arte. ad un asta internazionale si potrebbe fare un lotto di 100 pezzi in partenza sulle 50 mila dollari......
Ma non basta, perché Schifano ha firmato centinaia su centinaia di fogli per la stampa di grafica e ne esistono a migliaia anche di quelli, multipli dei multipli eccetera. E' chiaro che se Wahrol raggiunge con la serie di Marilyn o dei piselli una cifra di 50 milioni in lotto, una serie di Schifano fatta anche di trenta quadri, al massimo può toccare ad oggi i trecentomila. Certo, se fosse restato in america con la sua amica contessa, a fine anni cinquanta, oggi i prezzi sarebbero almeno cinque volte superiori, ma fino a che i cinesi non lo considereranno, non ci sarà un incremento sostanziale. Occorre attendere e vedere se e quando dovesse accadere.
Quindi un mercato di serie A, con quei nomi che conosciamo e uno di serie B, con nomi in via di rapida affermazione, poi c'è un mercato di serie C, cui possiamo assegnare il nostro Mathieu, con valori stabili ma in grado di salire costantemente e anche di molto, per il problema del Potenziale Differenziale, il cui valore è molto alto, mentre per uno Schifano è meno della metà. Quindi un mercato di serie D, cui assegniamo Schifano, Biggi, e compagnia cantante, il cui Potenziale Differenziale può però variare e crescere di molto ma può restare fermo per anni. Eppure, basterebbe che ad una delle aste che contano, qualcuno si aggiudicasse un quadro di Biggi o di Mambor o Schifano a diciamo un milione di dollari, per determinare una drammatica salita di tutta la filiera, ma questo non succede a meno di un fatto intenzionale (metto in vendita un quadro, lo riacquisto a un milione e pago i diritti d'asta, confidando di rialzare il valore delle altre 100 opere che detengo, guadagnando molti soldini....).

Poi c'è il mercato di serie E, diciamo quello più comune e basilare, fatto da mostre, galleristi, mercanti d'arte e aste di livello locale. Se entrate in una galleria di medio livello, troverete una serie di artisti magari di stessa area artistica e contenutistica, proposti dalla brava gallerista a prezzi che vanno dalle 500 ai 3000- 5000 euro, è una semplice esperienza comune, a meno che non ci siano dei grossi nomi, di solito in opere uniche, ad esempio un Cascella, un Dorazio, um Morlotti, un Mattioli, gente che ci vogliono qualche decina di migliaia di euro per prenderseli, diciamo dalee 30 ai 60 mila euro, ma si può anche salire alle 100, se uno li paga e prima o poi qualcuno li pagherà non ci sono dubbi, si tratta solo di tempo.
Se girate per gallerie di Firenze, ne troverete almeno una decina con nomi non noti, gente che sa lavorare, in grado di lavorare sul figurativo, il paesaggio toscano, le composizioni floreali, e anche la ritrattistica, tutta gente con ottima mano, con lavori di solito ben curati, dimensioni giuste (60x80 e simili), insomma, quadri che si lasciano vedere e anche apprezzare. Prezzi? Da 800 a 2500 euro, e potete star sicuri che con tali tipi di soggetti, di tecniche (olio su tela), di scuola, avrete un prodotto onesto che non vi tradirà: dopo anni, avrà un suo valore attuale, nulla di meno o di più. Se volete un bel quadro, ben fatto, ben curato, di medie dimensioni, olio su tela e volete pagarlo 2000 euro, fatelo, ma non aspettatevi che dopo venti anni valga dieci volte tanto!
Perché? Perché di roba come quella ne esistono a tonnellate in Italia, in Francia, eccetera, e dunque manca dell'elemento fondamentale a collocare un pittore nella storia dell'arte, cioè a parlare al mondo dei suoi contemporanei e a quelli che verranno: l'ORIGINALITA'.
I quadri di Rothko, belli grandi, sono delle tele con cui Rothko spiaccicava sopra tre o quattro colori, uno sull'altro, a mo' di bandiera verticale. E allora, per questo valgono 100 milioni di dollari l'uno? No, ma certamente, nemmeno Picasso faceva cose nel 1949.50 così radicalmente tremende. Voglio dire, nessuno aveva mai pensato e concretamente riempito una tela semplicemente spiaccicandoci sopra tre o quattro colori puri, nemmeno tanto spessi e intensi. Lo ripeto, il perché valgano cosi' tanto didipende anche dalla rarità, dalla data, hanno 60 anni e ne esistono una decina in tutto, poi se ci si mette il Re o l'emiro che incassa un milione di euuro al giorno vendendo petrolio, è chiaro che il prezzo si spiega assai facilmente. Ma il fatto che uno come Rockfeller lo venda all'emiro mi fa pensare che finita la spinta arabica, poi per anni Rothko sarà fermo al palo.



Dal bollettino riepilogativo in italiano di Artprice del 2013, ultimo posseduto, riporto alcuni brevi passaggi, sperando di non violare copyright.
Come Artprice aveva intuito e scritto nel 2013, è questo il miglior anno di sempre   nella storia delle aste (oltre 12 Mld$), la migliore asta di Christie’s - in 247 anni di storia – realizzata per di più nell’arte del dopoguerra e contemporanea, l’aggiudicazione record assoluto di un’opera d’arte con l’inglese Francis Bacon che culmina a 127 m$... Il 2013 è contrassegnato da quasi 15.000 nuovi record di artisti, oltre 23.000 se si considerano quelle che sono la prima asta per l’artista.

Quest’anno dovizioso è spinto da una domanda mondiale soprattutto con acquirenti asiatici, mediorientali e russi, che svolgono un ruolo cruciale nella buon andamento del mercato e dimostrano una fame feroce per gli artisti faro del XX secolo strappandoseli l’un l’altro record dopo record.

Artisti viventi e nuovi virgulti

Acquistare artisti viventi all’asta è diventato un fatto ordinario e l’aumento della quotazione non aspetta necessariamente che passino gli anni. I compratori sborsano mediamente più di 5.000 dollari per un artista vivente che affronta per la prima volta il verdetto dell’asta, una somma iniziale media che è quintuplicata in 10 anni1. Inoltre, le cifre dimostrano che l’acquisto di giovani artisti all’asta rende rapidamente: un compratore che nel 2003 avesse avuto l’ispirazione di scommettere poco più di 1.000$ su un giovane oggi può avere in mano un’opera quotata oltre 18.000$2! Coloro che scommettono di più sui mercati emergenti sono i più speculatori, cioè i Cinesi che spingono senza sforzo i loro giovani con cifre a sei cifre per un primo passaggio all’asta. Ma anche in Occidente, giovani artisti sostenuti da un famoso opinion leader possono pretendere rapidamente tali livelli di prezzo. Il potere di influenzare il mercato degli opinion leader è diventato tale che ora

tutti i giochi sembrano essere ammessi, compreso quello di vendere giovani artisti senza né prezzo di riserva né stima. È così che Charles Saatchi si è alleato con Christie’s per organizzare Thinking Big, una vendita sperimentale svoltasi il 17 ottobre 2013 a Londra. Il collezionista e mercante d’arte Charles Saatchi, grande guru dell’arte contemporanea, proponeva 50 sculture e installazioni.

1 Il prezzo medio della prima asta è passato da 1.355$ a oltre 5.800$ dal 2003 al 2013.
2 Il prezzo medio di un’opera acquistata 1.355$ nel 2003 ad una prima asta per l’artista è di
18.872$ nel 2013.


Top 10 degli artisti del 2013 . 20

1 – Andy Warhol (1928-1987): 367 m$.
2 – Pablo Picasso (1881-1973): 361 m$.
3 – Zhang Daqian (1899-1983): 291,6 m$.
4 - Jean-Michel Basquiat (1960-1988): 250 m$.
5 - Qi Baishi (1864-1957): 230 m$.
6 - Francis Bacon (1909-1992): 195,7 m$ (di cui 127 m$ in un sol colpo di martello).
7 - Gerhard Richter (nato nel 1932): 165,8 m$.
8 - Roy Lichtenstein (1923-1997): 140,5 m$.
9 - Zao Wou-Ki (1921-2013): 139,5 m$ .
10 - Claude Monet (1840-1926): 137,6 m$ .

Overview on the value of contemporary art.

For the country painter , he does landscapes and still lifes in beautiful technique, which sells for 200 euro
media, that is, for 95% of painters and sculptors, as well as new arts, working in the world, approximately 400 000 authors, who professionally or semiprofesionale, produce and sell fine art, including the fateful installations and performances, when finalized to a recall of public money.
Now, in the sixties, he said the criterion of performance happening and installation, even for a concrete and specific intention of many artists to evade the rules of the commercialization of their artistic work. The intent was to create a performance (famous ones Mathieu, along with the musical genius of the composer Vangelis and as you can see, there was no need to go to New York to get the most of what was happening in the art world).
https://www.youtube.com/watch?v=a8Ai_iRqzQk
The countercultural idea behind this was that the artist was free to move within it, live, along with other artists, without the provision of cultural mediators and merchants. This was also the idea of many artists of the poor, I never appreciated that in the variant of installation, created the sets where collocavano an artifact (horrible and famous ones Merz, with its Covine taken by some farmer and filled with straw and an electric bulb ...). It was clear that no one would have bought a similar stuff, however conceived just to demolish the concept of commercial representation and living room: the value was in the Situationist criterion of the here and now, the one and only time when you realized the encounter between artist , and user creation. The examples can go on for pages and pages, qiuindi I finish here, so the concept is clear even to those who have lived through those years.

At the same time, the art market did not care of all the protesters and the market continued to propose auctions and artists with the usual criteria, which then are the same as always, but with a tendency towards extremism continues speculative character. If it is true that with $ 170 million, paid in 2013 for one lot of Bacon, (I remember, in 1974 in a staff in Viareggio not sold even one of his ten paintings 80x80 all for the price of 6 million and then with 60 million, the price of an apartment at the time, if one took them all and now they could sell at least 20 million dollars), it is also true that with one and the same sum is acquired virtually a series of works with which you can put on a museum full of walls and furniture, as well as a catalog of contemporary art of excellent quality!

The picture Orange, red, yellow American artist Mark Rothko, was auctioned at Christie's in New York for 86.9 million dollars, the highest price for a work of contemporary art in a 'auction. The auction has grossed 388.5 million dollars beating the previous record for an auction of contemporary art, established in 2007.

However, so called, the news is quite dull and uninformative, because if it is true that the auction establishes a fact, it is also true that someone has even come up with the money to actually pay for the auction and take away the 'operates. So, I say to you that this framework is put into a contemporary art museum where it will be more expensive than the famous painting in the world at least in 2012,
Meanwhile, we know that in 2007 White Center in 1950, more and Rothko was sold by D. Rockefeller Sr. Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani in 2007 to 72.8 million, now hovering about 82, re-evaluated and possibly updating the possible listing we can evaluate at no less than 130 million euro.

So, we understand that behind the world of auctions worldwide there are no simple and banal Commendatore Brambilla, or industrialotti triangle fic..a (Cantu etc.), even the lawyer or the judge in writing to the Freemasons and perhaps even princess nobility undisputed, but with a maximum of a nice pair of ancestral estates, but rather bankers, financiers, captains and shogun as the owner of the Sony corporation or Yamaha, or the Standard, and in short, those who by comparison, even people like 'former owner of Inter Club, Dr Moratti, however rich, are not even able to tie a string to a shoe to people like the one I have adumbrated above, whose fortunes are in the order of multoipli those of Agnelli, of Berlusconi and Del Vecchio or those that shear the sheep, as you call it ... he, he, Benetton.
I repeat, it seems absurd, but the auction market of high level, that of the record price is not that of a few figures that move in the shadows, using operators with handsets phones provided by the auctioneers, communicate prices and get permission from their masters, as we often see during each auction really important.
Let's see some data of the global market for art auctions, excluding stuff of antiques, modern art and other like: are copmprese fine arts and new techniques.

To illustrate the point, carry a brief argument had an afternoon this November, with a Brambilla (Brambillone, as I call it, and others), one of those who slit all, I do everything and so, elements that are often encountered in Brianza.
He, with a good and successful company of electrical panels and other stuff, claimed to be able to get invited to a special auction, not just those public and by invitation only or acceptance, because ... I know me, I do not care at all , we here we eat them like those panettun sgallettati British and American Gnura (n) .... and so on.
Brambillone, a type not stupid, it also has a nice collection of figurines and paintings, stuff his level, the usual names, taken at prices double ten years ago than today you acquire, say, Schifano, Celiberti etcetera. I say, see Brambilla, if you really want to invest seriously in contemporary art you have to exit the ride auction italics, not because there are no new artists, although we have many mica nor ?, but you mondializzarti. If there is one area where almost 50 years, the market has become the world is that of the international art auctions, where they participate in a direct, even remotely ooperatori from around the world, with China now become nearly partner heavier in these the last 6-7 years. Since the early nineties, 60% of Ferrari goes over there and I figured if there are also the fine arts in the world!
But since, the replica Brambillone, mica we became half-socks, friend, always us (ie those like him), we have the ideas and we know how to do and as long as things go well the world do we turn, that you think.
Brambilla, I invite you to take a bell'aereo, go to Shanghai, with nearly 200 thousand millionaires, or Shenzen with only 51 thousand, but there are at least a million millionaires in China, while in the US are only 120 thousand ... So even if you're one of our Italic millionaires, I fear that you will do very little in an international auction where lots start from one million to rise, if not 3 or 5 million base bid to rise. I wish you could do it but you do not have homes or land only but a nice bank account, ready to be spent to bring home maybe a picture 60x80 Bacon and only one, if you own the laciano less than 3 or 4 million .

Do you understand what I mean to Brambilloni? That even if they possess a few million euros, are not enough houses, the little factory or land, but it takes the mundane liquid, cash, currency, current accounts ready to charge and pay within 15 days. at most, adding the auction fees (otare that award prices are always net auction fees, not less than 7-8%, plus taxes).
But suppose our Brambillone you put in your pocket checkbook with a figure to be spent over a three million euro, it buys in these auctions? Works valid but still minor, unless all points on a single batch of a single work of an artist who is going up much but still you can take home with less than three million (I think of D. Hockney ten years ago, when I advised strongly a person who attended to take home a lot based on three works, small but valid, leaving the $ 800,000, today probabilomente evaluable on $ 2 million and Hockney is alive and well, in activities and has only 77 years, so you do ...).
I no longer knew if the gentleman has participated in the auction and if he followed my advice but still, I think I did well, and if you rincotrerò, I trust in a good coffee with a croissant. In short, our Brambillone if you really can afford it, can try to anticipate trends in the near future, focusing on people, however, already has a record for a price not less whith work to say three hundred thousand euro. Otherwise the risk is very high: I mean, you can invest a lot better but also to suffer and suffer for years, paying a framework 50 thousand euro and have it priced similar ten years later, while the artist with the painting to three hundred thousand, the are at least half a million, ten years later.

Think of someone like Mathieu, who made happenings and exibition during the early seventies, with large canvases, long even 5 meters high and three, as small paintings, which I love, where with a few launches of color created forms no forms totally intoxicating and even today, when I look at some, rest entranced. This painter who died two years ago, does not have an inventory or general store, does not enjoy cagtaloghi accurate and well documented in his career, and yet, despite being one of the three or four leaders of the informal and abstract art sentimental, still has not reached prices that we expect, but not remotely. Just think ai1.152.250 € for The Abduction of Henri IV par l'archevêqueAnno de Cologne (1958), 200 x 400 cm, sold at Sotheby's Paris, May 26, 2008.



Priced from misery, to the importance and size of the painting, done entirely with a brush, using the technique of pulse, and sensory inspired artist. If you think that someone like K.Hearing or Basquiat, in the same years have touched batches of 15 million and even twenty million dollars, we-endiamo account that the art market at a high level, following the tracks that are often not direct from Rockefeller singer and company, as by their Consigliori and advisers, and the various artistic directors of museums and exhibitions, with skirts that reach over one third of the thighs, in plain view, enclosed in their Tailleurini silk, with adulterous relationships and dishonest men with influential and wealthy (and not so much because I do not need names, and we know this is enough).

It may be that the choice of Mathieu not to get too many scruples in his artistic run, in binding a few names of friends or friendly gallery owners, without paying much attention to grow, the fact of not possessing a valid archive, and other factors, affect much on investment choices, but I have no doubt that if I were to advise on auction a batch of at least three works of excellent invoices, published or shooting gallery, a price of three hundred dollars, caldeggerei strongly the purchase, because maybe I'm wrong, but we need to make a good selection of the works, but this is done, remains a skimming of at least a 100 pieces of Mathieu validissimie depicting the expression of an art movement of the 50s and early sixties, but also as a result of considerable value and content of art history. Want to see that those who have acquired the Abduction just over a million and a half dollars, within a decade will have a framework (2x4 meters) of the value of at least 4 times?
The Brambilla are warned. But for those who are above the Brambilla, there are other opportunities, other names, especially the Chinese and Japanese, who less than a million take home with multiple lots, destined to rise and double in a few years. Always that the Chinese do not begin to take an interest of Mathieu and the like, because then the prices would double every year for many years .....

Who makes the art market? Back to the original question after this long digression.
Meanwhile, we have seen that there are various markets of contemporary art, all concentric and coeval, percosi say there are markets of Series A, B, C and even D, F, G ...
Now, it is clear that there is a tournament where you can go back with ease: when Sheikh ol 'hemir decided to spend 100 million to win a single opòera of a certain artist, who died a few years ago, he did not then to be told that a similar picture on ebay you buy with twenty thousand dollars, but he knows that a similar picture, great and worked well, and the same pediodo important, if it must be evil, sees him at 80 million dollars, right?
But if he has paid 100, it is clear that those who possess similar works, you say, then I also have a picture that is worth more or less than 100, I just have to wait when you face forward or El Sheik El Hemir, or the minions of a great museum world or the CEO through his minions, of some big bank or financial strangling chickens, or people like that, and you're done! Understand well, if a painter is well assessed and considered important in the history of contemporary art, because it has behind a path of at least thirty years of consistent and innovative, and is located in the courses of contemporary art history, it is clear that this does not have to sell paintings to milionate dollars and examples they can do a lot, apart from Mathieu (which when I proposed to 150 thousand euro for 50x60 squares, people peels for winning them).



The Last Supper (2001) by Zeng Fanzhi was sold for $ 23.3 million setting the record for an Asian artist at auction, 16 other artist records were sets Sotheby's Hong Kong five-day auction.

I mean that there is a defined by me potential differential between the value of artistic, historic of an artist and his purely economic present value, which depends on many factors, most importantly the quality of the works and their numbers, which are then two factors consequential pperché if we take one as Schifano, although he did 7000 works as it did, it would not be much if he had made a good level and with comparable size, whereas it ranges from early works, those of reopening of his career at the start of the seventies, with tele half-empty or with single color (monochrome) to get to the last few years, half of the nineties, with the cards have been received, the envelopes received, with some color sketch, with prices in the market of insignificant 'art. to an international auction you could make a lot of 100 pieces departing on $ 50,000 ......
But not enough, because Schifano has signed hundreds of hundreds of sheets for printing graphics and there are thousands of those also, multiple multiples etcetera. It 'clear that if Warhol reaches with the set of Marilyn or peas a figure of 50 million in the lot, a series of Schifano also made of thirty paintings, at best can touch now, the three hundred thousand. Of course, if it had remained in America with her friend Countess, at the end of the fifties, today the prices would be at least five times, but up to that the Chinese will not regard it, there will be a substantial increase. Must wait and see if and when they happen.
So a market of series A, with those names we know and one of series B, with names in the process of rapid growth, then there is a market of series C, which we can assign our Mathieu, with stable values but can increase steadily, and also of much, for the problem of the potential differential, whose value is very high, while for one Schifano is less than half. So a market of series D, which we assign Schifano, Biggi, singer and company, whose potential differential may, however, vary greatly and grow but may remain stationary for years. Still, that would be enough to one of the rods that matter, someone might acquire a painting by Biggi or Mambor or Schifano to say a million dollars, to determine a dramatic ascent of the whole chain, but this does not happen unless an intentional (on sale a framework, the repurchase of a million and pay the auction fees, confident of raising the value of the other 100 works that i hold, gaining many pennies ....).

Then there is the market of series E, say the most common and basic, made from exhibitions, gallery owners, art dealers and auction locally. If you go into a gallery of mid-level, you will find a number of artists, maybe the same area of artistic and content, proposed by good art dealer at prices ranging from 500 to 3000- 5000 Euros, is a simple common experience, unless there are big names, usually in unique works, such as a Cascella, a Dorazio, um Morlotti, a Mattioli, people who want a few tens of thousands of Euros to take them, say Dalee 30 to 60 thousand euro, but you can also climb at 100, if one pays them, and sooner or later someone will pay them no doubt, it's just time.
If you turn to the galleries of Florence, there's at least a dozen names not known, people who know how to work, can work on the figurative, the Tuscan landscape, floral arrangements, and even portraiture, all people with good hands, with jobs usually well cared for, the right size (60x80, etc.), in short, who allow themselves to see paintings and even appreciate. Prices? From 800 to 2500 Euros, and you can be sure that with these types of subjects, techniques (oil on canvas), school, you will have an honest product that does not let you down: after years, will have a present value, nothing less or more. If you want a beautiful picture, well done, well-kept, medium-sized, oil on canvas, and you want to pay 2000 euro, do it, but do not expect that at least twenty years worth ten times as much!
Why? Because of stuff like that there are tons in Italy, France, etc., and therefore lacks the essential element in placing a painter in the history of art, that is, to tell the world of his contemporaries and those who will come: the ORIGINALITY '.
Rothko's paintings, beautiful large, are the paintings with which Rothko spiaccicava over three or four colors, one on the other, a mo 'flag vertical. So, why are worth 100 million dollars each? No, but certainly, even Picasso did things in 1949.50 so radically tremendous. I mean, no one had ever thought and actually filled a canvas simply spiaccicandoci over three or four pure colors, not so thick and intense. I repeat, why are worth so 'much didipende also the rarity, the date, have 60 years and there are a dozen in all, then if you put the King or the emir encasing a million euuro day selling oil, it is clear that the price can be explained very easily. But the fact that someone like Rockefeller sell it emir suggests to me that over the push arabica, then for years Rothko will be stopped at the stake.



The bulletin summary in Italian of Artprice 2013, last owned, report some short passages, hoping not to violate copyright.
How Artprice had guessed and written in 2013, is this the best year ever in the history of the auction (over $ 12 billion), the best auction at Christie's - in 247 years of history - made for more in post-war and contemporary art , the award-time record of a work of art with English Francis Bacon which culminates at $ 127 m ... the 2013 is marked by almost 15,000 new records of artists, more than 23,000 when you consider what are the first auction for the artist.
This year dovizioso is driven by global demand especially with buyers in Asia, the Middle East and Russia, which play a crucial role in the smooth running of the market and demonstrate a fierce hunger for the artists of the twentieth century lighthouse strappandoseli one another record after record.

Living artists and new shoots

Buy living artists at auction has become an ordinary event and rising prices do not necessarily expect to pass the years. Buyers pay out an average of more than $ 5,000 for a living artist who faces for the first time the verdict of the auction, an initial sum that average has increased fivefold in 10 years1. Moreover, the figures show that the purchase of young artists at auction makes quickly: a shop that in 2003 he had the inspiration to bet a little more than $ 1,000 on a young person today can have in hand a work listed over 18,000 $ 2 ! Those who bet more on emerging markets are the speculators, that the Chinese pushing effortlessly their young with six-digit figures for a first pass at auction. But even in the West, young artists supported by a famous opinion leaders can claim quickly these price levels. The power to influence the market of opinion leaders has become such that now
all the games seem to be allowed, including that of selling young artists with neither reserve price or estimate. That's how Charles Saatchi has allied with Christie's to organize Thinking Big, an experimental sale took place October 17, 2013 in London. The collector and art dealer Charles Saatchi, the great guru of contemporary art, proposing 50 sculptures and installations.
1 The average price of the first auction went from $ 1,355 to over $ 5,800 from 2003 to 2013.
2 The average price of a work purchased $ 1,355 in 2003 to a first auction for the artist is
$ 18,872 in 2013.