Per tutti gli anni novanta, praticamente nessuno voleva condividere una mostra con lui, nemmeno una stanza dove dividere le spese.
Peter Doig era un
pittore emarginato, conosciuto per il suo segno rarefatto e poco colorato, quasi minimale.
Peter Doig era un
pittore emarginato, conosciuto per il suo segno rarefatto e poco colorato, quasi minimale.
Passano 10 anni, arriviamo al 2007, un quadro della serie delle canoe, canoa bianca, che Doig vendeva a 1000 sterline per pagarsi le spese, va in una importante asta e viene assegnato a 7 milioni di sterline.
Per Doig è uno choc, non può capire come si fa ad assegnare a una asta, un valore del genere, anche perché restano ancora molti quadri della serie canoe, ancora invenduti. I lavori vanno dalle 40 alle 80 mila sterline, quindi ancora ben sotto le cifre di milioni.
Come ci spieghiamo una tale cifra in asta? Col fatto che qualche grossa finanziaria o banca ha inteso acquisire un lavoro di Doig, pensando bene di tirar fuori molti soldi, ben oltre quelli realmente necessari, al fine di creare attenzione e far lievitare le valutazioni di Doig, magari nel frattempo acquisite e messe da parte a poche decine di migliaia di sterline.
Insomma, prendi l'arte, pagala e mettila da parte, e con questo super prezzo, non dovrai attendere 30 anni per fare un buon affare.
C'è da dire che Doig non è nemmeno vecchio, continua a lavorare tranquillamente e sa, lo dice lui, che solo quelli delle generazioni successive possono dire che fine farà il suo nome e la sua arte.
Anzi, ci avverte che quanto la fama è rapida e minore è la durata nella storia di quell'artista. Sarà la fine dei Graffitari tipo Basquiat e simili, vedrete.
Resta da capire perché proprio Doig è stato preso per una simile operazione, perché la domanda rimane. Probabilmente, intanto il figurativo, o nuova figurazione come la chiamano, che ha dominato largamente gli anni novanta e duemila, e ancora siamo dentro al fenomeno; poi anche perché i due pittori colossi di fine novecento, Bacon e Freud, sono morti e la figurazione cerca nuovi geni.
Ogni tempo ha le sue mode e i suoi geni o genietti. Consideriamo cosa si può acquisire con 7 milioni di sterline, quasi 8,5 milioni di euro! Bastano per mettere su un museo di media grandezza, in grado di superare tanti altri, esistenti da decenni.
Resta da capire perché proprio Doig è stato preso per una simile operazione, perché la domanda rimane. Probabilmente, intanto il figurativo, o nuova figurazione come la chiamano, che ha dominato largamente gli anni novanta e duemila, e ancora siamo dentro al fenomeno; poi anche perché i due pittori colossi di fine novecento, Bacon e Freud, sono morti e la figurazione cerca nuovi geni.
Ogni tempo ha le sue mode e i suoi geni o genietti. Consideriamo cosa si può acquisire con 7 milioni di sterline, quasi 8,5 milioni di euro! Bastano per mettere su un museo di media grandezza, in grado di superare tanti altri, esistenti da decenni.
Invece, se guardate sul web, ilcaso Doig che trovate non riguarda questo fatto, accaduto ormai 10 anni fa, quanto la fine di un caso in cui il solito furbone voleva farsi accreditare come possessore di un quadro di Doig dipinto nel 1976, quando Doig viveva da post Hippy e finiva anche in piccoli guai.
Doig ha provato che il quadro non era suo, notate bene, siamo all'assurdo di un artista mio coetaneo che deve provare di non aver mai realizzato un quadro che altri vogliono accreditargli e per farlo deve spendere decine e decine di migliaia di dollari per provarlo.
Gli avvocati hanno potuto avvalersi della testimonianza della sorella del vero autore, Peter Edward Doige, che ha dichiarato essere il fratello a realizzarlo all'epoca, avendolo visto con i suoi medesimi occhi.
Peraltro, lo stile è tutto differente e l'opera di Doige è veramente pregevole.
Mi chiedo che fine faranno le sue quotazioni, una domanda che sappiamo già otterrà la risposta prevedibile: sarà uno dei tanti artisti che non raggiungono mai i primi posti, perché non sono votati ad essere conosciuti, fanno pochi quadri e si limitano a vivere della loro arte. Salvo magari essere riscoperti 50 anni dopo la loro morte, forse.
Peter Edward Doige (come si vede in comune i due hanno solo una somiglianza del nome).
Peter Edward Doige (come si vede in comune i due hanno solo una somiglianza del nome).
Aggiorno da Christie's il 7 marzo 2017
COBURG THREE PLUS ONE MORE 1994 2x2,5 mt £12,709,000
€14,640,768.
Si nota che non si è ripetuto affatto il risultato di 10 anni fa ma resta incomprensibile, all'apparenza, un simile prezzo per un pittore che se ne stava tranquillo a farei suoi lavori, un 40 all'anno, che ha visto salire i suoi quadri del 800 per cento in pochi mesi, per poi vederli costanti per 10 anni.
Eppure guardate, Doig non è uno che ha investito sul suo personaggio, o meglio non è un personaggio, non tiene, almeno per ora conferenze nelle università americane e nessun economista ha spiegato perché qualcuno dei grossi player ha scelto lui per operazioni speculative che presto o tardi lo porteranno ha un crescente valore, fino ai 100 milioni di dollari.
Il punto per me è solo questo: per chi detiene decine di centinaia di milioni di euro, occorre il grande nome e se non lo troviamo, meglio crearselo da sé. Compriamo un buon pittore figurativo (oops, neo figurativo, sapete che tutto è new, neo ecc) e decidiamo di buttarci dentro non 50-100 mila dollari, ma lo facciamo andare a 1000 volte tanto, poi aspettiamo e vediamo.