martedì 12 settembre 2017

Ron Mueck 'In bed' quando la scultura è vera arte.

Da molto tempo seguo alcuni scultori iperrealisti, li trovo spesso sublimi, al contrario dei vuoti e senz'anima loro corrispondenti pittori di stesso genere.
Consideriamo questo incredibile In Bed, dove una donna dal volto tremendamente espressivo, giace in un letto, a grandezza di tre volte quella umana. Guardate il volto degli spettatori che si soffermano davanti e di fianco all'opera, vedete la loro espressione totalmente rapita.
E' l'effetto del volto umano, perfettamente fermato in un'opera scultorea, e della sua incredibile perfezione e grandezza.
Meditiamo gente.



Guardate che siamo realmente in presenza di un artista di valore notevole, sia per l'artigianalità del suo approccio, che per la genuinità dei temi e delle forme e per la tecnica costruttiva, che si basa sul classico scheletro in cartone e spilli di posizione, poi fasciato e modellato con materia plastica.
La prima volta che ho visto usare questo scheletro, è stato durante una visita ad una amica che lavora su reticoli di alluminio anodizzato, (wire mesh) ma si tratta di una tecnica costruttiva utilizzata dai cartonisti in cinema e teatro. Credo che il materiale di rivestimento sia una plastica autoindurente, suoerficiale.
 Alla fine, si fa il classico calco in negativo e si è pronti per poter realizzare le copie in materiali tipici, gesso e simili.
Come si vede, si tratta di un'impresa condotta da una squadra di 5 persone, tutte perfettamente allenate a compiere la loro parte in modo perfetto.