world who don't have dealers and are pretty much unreppresented.
C. Saatchi, Financial Times Magazines 07 - 2007. in Sarah Thornton, Seven days in the art world. Northon, 2008.
... ma ci sono al mondo, migliaia di artisti che non sono rappresentati da nessuno e non sono mai passati per una galleria.
Saatchi puoi chiamarlo uno speculatore, un giocatore d'azzardo nel mercato dell'arte, puoi esserne schifato, ma qualcosa di buono deve averlo, non vi pare?
>La sua affermazione che il mercato gira su mille nomi e basta, tutti iper rappresentati, super decorati e premiati, ma è anche vero che ci sono migliaia di artisti, giovani e vecchi, che fanno arte con convinzione e continuità, senza avere alcun contatto con gallerie e dealers.
Ora, è bene aver presente chi possiamo considerare realmente un artista: lo abbiamo già detto in altro articolo, lo ripetiamo.
Artista è colui che è organizzato mentalmente e materialmente per produrre opere d'arte, disponendo di mezzi e risorse idonee per tale applicazioni.
Non basta mettersi ogni tanto a dedicare qualche ora della settimana a creare lavori artistici, occorre farlo sempre e con una propria organizzazione, spazi adeguati e documenti fiscali e quanto altro richiesto.
Se adottiamo questa statuizione, vediamo che il numero reale di artisti nel mondo intero (non includendo disegnatori grafici, di moda, di designer, né architetti e scenografi e artigiani artistici), si abbassa di molto e probabilmente non supera le ottomila, diecimila unità.
Tante? Sicuramente sono sempre molte ma il mondo è grande, e ci sono almeno un miliardo di persone che possono realmente accedere al mercato dell'arte, siano fotocopie, insomma litografie e glicée, toys, copie, fino ai quadretti e sculture originali fatti da artisti sconosciuti ma dotate di originalità e abbordabile di prezzo.
Chiaro che il mondo delle opere d'arte di buon livello si rivolge solo a un pubblico più ristretto, non certo un miliardo di persone ma comunque non inferiore ai 50 milioni di persone nel mondo.
Occorre pensare che oggi, i miti artistici si creano e distruggono ad alta velocità, mentre è comunque vero che alcuni nomi continuano ad occupare un aspetto grande del mercato di alto livello. Spesso questi nomi sono dei marchi di fabbrica, con decine e decine di persone alle loro dipendenze, mentre i grandi guru, gli astri del firmamento mettono il loro genio, l'idea.
Per contro, migliaia di persone si adoperano ogni giorno a fare lavori, cercando di sopravvivere vendendoli a prezzi di poche centinaia di euro, mentre i 100 mostri sacri, fanno realizzare una loro idea e si imbottano fior di milioni di dollari, si avete letto bene, milioni.
E' un poco simile al problema che mi poneva un mio amico, la cui figlia lavora come psicologa a contratto per un ospedale, 30 euro l'ora lorde, quando una psicologa dipendente, a tempo pieno, costa all'ospedale circa 100 mila euri, tra stipendio e assicurazioni e contributi vari.
Con 100 mila euri, mi diceva il mio amico (medico), si potrebbero retribuire dieci ragazze come mia figlia. Ma allora in che mondo saremmo, amico mio?